Dipinto ad olio su tela, di forma ovale e racchiuso nella sua cornice originale dorata a mecca, raffigurante un paesaggio idealizzato di gusto settecentesco, pienamente in linea con l’estetica della scuola rococò attiva nell'Italia Centrale.
La scena si sviluppa su una successione di piani prospettici, con in primo piano una coppia di viandanti — forse contadini — che attraversa un ponticello di pietra incamminandosi lungo un sentiero che scompare fra la vegetazione.
Lo sfondo è animato da una campagna rigogliosa con ampi alberi, una montagna che si staglia all'orizzonte e qualche edificio rurale. Il cielo chiaro e popolato da uccelli in volo, contribuisce a trasmettere un senso di calma pastorale, secondo una sensibilità luministica già moderna.
La qualità pittorica, il tono narrativo sommesso e la resa atmosferica, richiamano con evidenza la produzione di Alessio De Marchis (1684–1752), pittore e scenografo di grande fortuna, attivo tra Roma, l’Umbria e le Marche, e titolare di una bottega assai fiorente. A De Marchis si deve un linguaggio paesaggistico nuovo, capace di fondere l’eredità del vedutismo romano con una più lirica e poetica visione della natura, meno descrittiva e più evocativa.
La sua pittura si distingue per una straordinaria capacità di suggerire la quiete del paesaggio, non attraverso la teatralità, ma attraverso la stratificazione atmosferica, la sintesi luminosa e la composizione equilibrata. Le sue “vedute poetiche”, animate da figure appena accennate e da una luce diffusa e vibrante, conquistarono committenti illustri, fra cui la nobile famiglia Albani, particolarmente attiva nella promozione artistica del tempo, nonché il pontefice Innocenzo XIII, che lo volle attivo in diversi cantieri decorativi.
Il trattamento delle essenze arboree, l’impianto compositivo, la modulazione tonale dell'atmosfera, così come la dolce dissolvenza dei profili montuosi sullo sfondo, indicano un autore formato nella bottega di Alessio De Marchis, dove questi tratti erano cifra distintiva.
Il tutto suggerisce una destinazione originale importante, forse parte di una serie decorativa, o elemento di un arredo nobiliare.
Non è solo un bel dipinto, è una presenza che cambia l’aria di una stanza. Una finestra ovale che apre su un tempo quieto, fatta apposta per starci accanto, che arreda e calma lo sguardo. Non sono solo oggetti: sono un modo di stare, una scelta di vita. Stare in mezzo al bello è un lusso semplice. E vale sempre la pena.
- Materiale: Olio su tela
- Dimensioni: cm 65x80
- Condizione: Restaurato
- Epoca: Prima metà del '700
- Stato: Perfette condizioni